Davvero poco tempo per il blog in questo periodo!
Ma mi passa tra le mani una pagina web del ministero degli esteri marsupiale e trovo conferma di cio' che ho sempre saputo:
gli italiani sono tendenzialmente cittadini di provincia, chiusi in vite preconfezionate dagli usi e costumi storici, ed anche preoccupati del giudizio degli altri.
Un sacco di ragazzi firmano 3 tonnellate di cambiali come Fantozzi al primo avvistamento di stipendio per comprarsi una macchina inutile che finirano di pagare a 50 anni. Si preoccupano dell'Ipad, Ipod, Iqui e Ili, il navigatore, le scarpe firmate e i risparmi di un anno per 15 giorni in un villaggio vacanze in Messico.
Ma fare un anno fuori casa, all'estero?
NO!! Non sia mai! E dove? E come si fa? E la macchina? E il navigatore? E l'esame? E il lavoro? E mamma? E gli amici al baretto il sabato sera?
Saro' pure cattivo e poco obiettivo, ma ho visto troppa gente vivere vite su binari preparati dagli altri. Troppa gente infelice auto-ingabbiata. Quelli che poi un giorno si svegliano a sparano a moglie, figli, nonne e passati. Ma era una persona tranquilla! Dicono poi i vicini..
Ma sto divagando!
Insomma, dalla pagina internet che ho trovato leggo questi dati:
Ragazzi inglesi sotto i 30 anni arrivati in Australia con un visto vacanza-lavoro di un anno nel 2010: 37.000
Ragazzi koreani bla bla bla: 34.000
Tedeschi: 20.000
Francesi: 18.000
Italiani? 5.000