sabato 22 maggio 2010

Modernità


Da quando Brisbane ha ospitato l'Expo del 1988 la città è come rinata, conoscendo una fase di sviluppo vorticoso che l'ha portata a rivaleggiare con le rinomate Melbourne e Sydney.

E' il caso di dare un'occhiata a queste foto:
Brisbane nel 1956

Brisbane oggi, foto brutta e piccola ma molto simile


Brisbane oggi, foto più decente anche se manca il ponte in basso


Nel 1956 in centro c'erano dei normali palazzi e sostanzialmente Brisbane era un'immensa distesa di casette. Da notare sulla riva destra del fiume, vicino all'inconfondibile Story Bridge, una serie di lunghi caseggiati dal tetto rosso e le navi ancorate. Praticamente i mercantili attraccavano ancora in centro, oppure, anche se non si nota dalla foto, superavano l'ulteriore ansa del fiume che ospita i giardini botanici, e attraccavano sull'altra bassa sponda, South Bank (sponda sud), dove c'era una grande concentrazione di piccole o medie fabbriche.

Oggi, dove un tempo attraccavano le navi, sorgono i grattacieli, le passeggiate pedonali ed alcuni bei locali che hanno rubato all'acqua qualche metro di spazio. Il Victoria Bridge che collega il centro con la sponda sud è ormai invisibile ed a South Bank, proprio grazie all'Expo, non c'è più traccia delle fabbriche che hanno lasciato posto a teatri, musei, biblioteche, parchi, scuole e nuove abitazioni.

Nell' ultima foto, seppur recente, mancano delle nuove torri appena concluse o in costruzione. (manca anche il nuovo 'Go-between Bridge' di cui parlo nel post 'Il giornalino dell'incredibile').

Devo dire che questa esplosione di torri, ponti e architetture moderne, in cui il pedone non solo è considerato, ma gode degli spazi e delle prospettive create ad hoc, a me piace assai. (Forse proprio perchè vengo da una terra in cui la storia è nelle pietre millenarie ed immutabili.)

Fatto stà che se paragonate le due foto, capirete che gli edifici immortalati nella prima non esistono più. E qua sorge il problema.

Brisbane ha appena compiuto 150 anni. Bazzecole per noi europei, praticamente tutto per gli australiani (teniamo da parte gli aborigeni). Di questi 150 anni di breve storia a Brisbane è rimasto pochissimo. Bisogna infatti considerare che già i piccoli edifici della prima foto erano sorti a spese di quelli dell'800, che erano sorti sulle prime case dell'insediamento.
Attualmente l'edificio più vecchio esistente a Brisbane è un semplice mulino a vento! (Ne parlerò tra qualche tempo).

Ora succede che in pieno centro, tra 2 settimane verrà chiuso il Regent, l'ultimo teatro/cinema del secolo scorso, aperto nel 1920 rispecchiando i canoni stilistici hollywoodiani del tempo.
Già nel 1978 era stato minacciato di demolizione, ma le proteste popolari costrinsero i nuovi proprietari a conservarne parte della struttura mentre veniva incorporata nel nuovo edificio.
Ora, anche quel nuovo edificio ormai vecchio di 30 anni, è destinato alla demolizione per dar spazio ad una nuova avveneristica torre.

Il popolo di Brisbane protesta! Un'altro pezzo di breve storia cittadina sembra destinato a sparire. Esiste un comitato che cerca di salvare il Regent. A Melbourne sono riusciti a convertire e far diventare teatro a tempo pieno un altro cinema della catena Regent su cui incombeva la stessa sorte.

Riusciranno i cittadini di Brisbane a salvere il Regent?
Il tempo stringe.

sabato 15 maggio 2010

Un verso nella giungla

Date un'occhiata a questo piccolo video:



Grazie alla operosità di alcuni lettori, sono stato finalmente in grado di farvi sentire il canto registrato del Kookaburra. Purtroppo io, nonostante diversi appostamenti, non sono stato ancora capace di filmare il pennuto mentre urla tra gli aberi.
Il video che precede è, tra i miei, quello in cui si vede meglio e in cui è abbastanza vicino. Purtroppo il kookaburra si rifiuta di collaborare e se ne sta sempre fermo su un ramo a guardarmi per lunghi interminabili minuti. E alla fine vola sempre via.

Qualche giorno fa mi è venuto in mente che forse su youtube c'era qualcosa sul kookaburra, e 'qualcosa' si è rivelato essere decine e decine di video. Tanti i video in cui canta, proprio quello che io non riesco ad immortalare, però sinceramente ritengo fuori concorso i video girati negli zoo o nei parchi a tema. Troppo facile così!

Segnalo invece un utente di youtube, forse australiano, che vive proprio a Brisbane, il cui alto balcone a quanto pare viene spesso visitato da diversi pennuti.

Ecco il Kookaburra che canta -brevemente- in libertà.

mercoledì 12 maggio 2010

L'altra faccia del marsupio


Stando da questo lato del globo, sono spesso affascinato e/o meravigliato dalle mille piccole o grandi cose che trovo differenti da ciò a cui ero abituato. E lo scopo di questo blog è proprio quello di raccontare queste cose particolari a chi non può essere qua a vederle coi propri occhi.

A leggere i miei post si capisce che non tutto ha una connotazione positiva, però mi è venuto il timore di poter essere accusato dal lettore distratto di scrivere solo "quanto è bello stare qua".
(maledetti lettori distratti!)

Allora, per fugare ogni dubbio, ecco 10 cose negative sull'Australia:

1- In qualsiasi altro Paese tu voglia andare, occorre un biglietto aereo, una bella spesa, ed un sacco di ore di volo. A questo non si scappa neanche se possiedi il tuo jet privato. L'Australia è lontana in generale ed è una grandissima scocciatura;

2- L'Australia credo abbia appena superato gli Stati Uniti per quanto riguarda la percentuale di popolazione obesa. Ciò è sufficiente a descrive le abitudini alimentari dei suoi abitanti e ad assicurarti che mangiar bene è un miraggio ed è meglio far da te.
Se avete letto il post 'Lo stampino per la pizza' vi siete già fatti un'idea, ma, ad esempio, scordatevi pure dei cornetti di pasta sfoglia caldi alla mattina. Non esistono.
(Il capitolo alimentazione potrebbe richiedere intere pagine..);

3- Questi inglesi agli antipodi hanno conservato la migliore tradizione beozia della madre patria. L'alcool è un problema che coinvolge anche i giovani e nei supermercati non c'è niente del genere. Per comprare una bottiglia di vino o delle birre bisogna recarsi nei negozi apositi, con carta d'identità alla mano. Non puoi comprare bibite alcooliche se non sei maggiorenne, così come è vietato bere per strada.
Un giorno ho visto il commesso di un bottle-shop allontanare un ragazzo che aveva una birra in mano! Nei negozi di alcool non si può bere!
Ma il problema è lungi dall'essere risolto..

4- La sanità è a pagamento. Esistono gli ospedali pubblici ma sono lontani dagli standard qualitativi dei privati. Praticamente tutti hanno un'assicurazione sanitaria privata che, in base al contratto stipulato, rimborsa tutto o parte delle spese mediche.
Quando si va in ospedale si vede se l'assicurazione dà diritto alla stanza singola, che comunque pagando si può sempre avere, o se per risparmiare ci si accontenta delle stanze comuni. Praticamente in ospedale puoi scegliere diversi livelli di comfort come se stessi andando in albergo. Dipende tutto dal tuo portafoglio!

5- La pensione pubblica è qualcosa su cui è meglio non dover fare affidamento. Tutti stipulano contratti con le società di assicurazioni o simili per aver garantito un fondo pensione a fine carriera. Sostanzialmente è come pagare l'inps da noi, ma decidi tu come e quanto, in base alle offerte possibili, e hai pure diversi margini di investimento dei tuoi fondi;

6- Le città non offrono tutto ciò che c'è ad esempio in Europa. La quantità di divertimenti e distrazioni non sono paragonabili, e anche l'abitudine australiana ad alzasi all'alba e cenare alle 6 del pomeriggio contribuisce a rendere le notti cittadine particolarmente morte. Stesso dicasi per le località turistiche dove la vita notturna, quando c'è, è simile a quelle dei nostri paesini di provincia. E' difficile da credere anche quando lo vedi con i tuoi occhi;

7- Arte, cultura e storia non abitano qua. Un australiano passerà ore a parlarti degli artisti locali, delle star australiane ad Hollywood, dei grandi film e gruppi musicali nati proprio in questa terra, dei campioni dello sport e delle ricerca scientifica..
ma noi ci siamo capiti..

8- I canali in chiaro in Tv sono 5. Tre di questi fanno il verso alla tv americana e sono inguardabili al 90%. I tg hanno carattere regionale e capire cose succede nel mondo è un'impresa. Se la tv banania è pessima, questa è terribile;

9- Essendo la maggior parte degli eventi sportivi disputati nell'altro emisfero, guardarli in tv significa affrontare orari scomodissimi.

10- Andare al mare non vuol dire starsene sdraiati al sole o fare interminabili e rilassanti bagni in acqua. Significa andare a farsi un tuffo, asciugarsi, e starsene al bar a bere una birra o mangiare un fish 'n chips guardando il paesaggio.
Come dico sempre: Australia = guardare ma non toccare.
In mare ci sono tanti pericoli mortali ed il sole picchia troppo.


Ora, caro mio lettore superficiale -ideale- che mi accusi di imparzialità, sei soddisfatto?

..ma quanto è bello stare qua..

martedì 11 maggio 2010

Intervallo

L'estrema variabilità del tempo dei mesi caldi appena trascorsi mi ha dato modo di creare il mosaico che segue:



Scorcio del parco Roma Street Park, dietro casa:

Da notare l'ibis in cerca di patatine, in basso a destra.


Campo e controcampo del Brisbane River dai ponti pedonali di Kurilpa e Goodwill.





Nella prima foto si nota l'autostrada sospesa sul fiume sulla sinistra, il Victoria Bridge al centro, la ruota panoramica di South Bank in fondo a destra. Sempre a destra il primo edificio è la biblioteca statale, circondata dal verde. A pelo d'acqua si vede un pezzettino delle chilometriche famose passeggiate lungo il fiume.
Nella seconda foto l'autostrada è a destra e sembra scomparire tra le mangrovie dei giardini botanici che nomino sempre. Il Victoria Bridge lo si distingue a fatica mentre spicca a sinistra la ruota panoramica ed il verde di South Bank, la cui piscina pubblica con sabbia rimane nascosta dalle fresche frasche. Anche il percorso pedonale lungo il fiume è nascosto, ma lo si può intuire.

Nelle foto i due ponti da cui ho fatto le foto aparentemente non si vedeno, perchè coperti dalla presenza del Victoria Bridge nel mezzo. Eccolo qua:


ripreso da South Bank, guardando verso la city. Il fiume sembra non esserci ma il verde non manca neanche in questa foto. Quest'ultima è ripresa da un ponte pedonale che collega il teatro lirico con il museo di scenze naturali.

Il Kurilpa Bridge non è visibile su google map perchè inaugurato a ottobre 09. Risulta essere il più grande ponte ad energia solare al mondo. Ma a che serve l'energia? Ad illuminarlo la notte!


Eccolo qua illuminato, ma questa foto non è mia!
In realtà di giorno è decisamente più brutto di quanto sembri...

Cliccate sulle foto per vederle meglio. Una volta aperte potete cliccarci una seconda volta per un ulteriore, piccolo, ingrandimento.
Fine del tour!