mercoledì 27 giugno 2012

Spiagge e Oceano

Prendo spunto dalla foto estiva pubblicata da Eleonora nel suo blog "Un posto nel mondo" che potete trovare qua, per pubblicare qualche foto di mare della zona.

In linea di massima negli estesi dintorni di Brisbane si trovano spiagge immense, per lunghezza e profondita', battute incessantemente dalle onde del Pacifico. Qua e' la spuntano dei promontori piu' o meno prominenti che interrompono le spiaggione e creano, con le giuste condizioni, delle bellissime onde da surfare.
Le foto che pubblico ora sono scattate in queste localita', piu' qualcuna all'interno della Baia di Moreton, dove sfocia il fiume Brisbane.


La Main Beach di Noosa, al tramonto. Fine estate. La bassa marea fa si che l'onda in arrivo si alzi di colpo e crei un lunghisismo muro d'acqua, difficile da surfare se non sei proprio bravo.

Sempre in localita' Noosa, ma direttamente in faccia al Pacifico, la sabbia che prende diversi nomi col passare dei chilometri, verra' interrotta solo al prossimo promontorio, all'orizzonte. Qua le onde sono sempre grandi e pericolose e la marea crea una battigia di diversi metri.

Il piccolo promontorio (e secondo da sud) di Coolangatta.

Stesso punto, guardando verso nord e verso i palazzi di Surfers Paradise. Giornata invernale.

Ancora Coolangatta in una inquadratura molto simile alla prima, ma che permette di vedere il verde curato che sta' quasi sempre dietro alle spiagge. In Australia grazie a Dio non ci sono le spiagge attrezzate come nello Stivale, ma sono comunque attrezzate con docce e bagni pubblici, aree BBQ,  giochi per bambini, parcheggi e fast food ad un tiro di schioppo.

Cape Byron, in localita' Byron Bay. Quel cucuzzolo, su cui spunta il bianco faro, oltre ad essere il punto piu' ad est dell'Australia orientale, crea alcune delle onde piu' famose al mondo. Un po' come essere ad Indianapolis o Wimbledon! 

Il faro di Byron da vicino, in una calda ma cupa giornata estiva.

Sotto il faro, un controcampo della prima foto, in un bel tramonto invernale. In acqua, due onde stanno per finire il loro cammino dopo aver girato intorno al Capo. Il loro profilo arcuato sottolinea la fatica della manovra.

Localita' Redcliffe, all' interno della Baia di Moreton. Le onde qua non arrivano, bloccate da Moreton Island, all'orizzonte. La spiaggia e' stata creata dall'uomo in quanto l'ambiente originale, ancora molto presente, e' composto da fango, mangrovie, e verde intricato. In estate l'acqua, mai limpida, e' calda come il brodo.

Stesso posto, guardando verso Brisbane. Qua niente spiaggia ma verde, e panchine, e BBQ, e fish 'n chips.

Sempre nella baia, ma a sud di Brisbane, nel porticciolo di Manly, credo. Un padre porta un bambino in giro sulla tavola. A giudicare dall'atteggiamento generale, sembra che quelli che vivono in un posto popolato da animali mortali, in terra ed in acqua, e correnti ed onde assassine, siano gli italiani, e non gli australiani!  



La Banania

La Banania e' ancora in grado di darmi fastidio.
Purtroppo non me ne sono ancora liberato ed ogni tanto devo averci a che fare.

2 esempi veloci.

La carta di identita' e' prossima a scadere. Dunque una mattina di qualche settimana fa mi sono alzato presto per essere al Consolato all'ora di apertura e chiedere informazioni.
(il sito internet ovviamente e' ridicolo)

Alle 8.50am mi presento sul pianerottolo del (mi sembra) ottavo piano e mi ritrovo appunto sul pianerottolo in compagnia di altre 2 persone. In piedi come baccala' a guardare la porta chiusa. Non una sedia, niente..
L'orario stampato su un foglio A4 ed appiccicato col nastro adesivo dice 9-12 dal lunedi' al venerdi'.
E sti cazzi! Penso: 15 ore di lavoro alla settimana? Ma non sara' troppo? E quanto prendono questi poveretti per farsi la vacanza a Brisbane tutta pagata? Ma almeno un auto blu ce l'hanno?
Nove in punto. Porta chiusa.
Nove e due minuti. La ragazza straniera decide di suonare. Silenzio.
Passa un altro minuto. Finalmente dei passi.
Un tipo sui 40 apre la porta e senza farci entrare, ne' farci mettere in fila, ne' accomodare sulle sedie (che spero ci siano all'interno dell'ufficio stile poste), ci punta maleducatamente il dito al petto e ci chiede cosa vogliamo in senso antiorario.
Educazione? Rispetto della privacy? Ordine?
Ma la Banania se ne fotte! Non c'e' mica tempo da perdere!

Espongo il mio problema: carta d'identita' in scadenza.
Impossibile.     (ahahahahaaha... ovviamente!)
La CI e' rilasciata dai Comuni. 
Gia'. Quindi?
Niente. 
Suggerimenti?
Niente.

Ma anche io pero'! Come posso pensare che esista un modo per far avere i documenti che lo Stato Banano ordina che si abbiano, senza fare il giro del mondo per andare all'anagrafe del comune di residenza! Ma stiamo scherzando? Ma una cosa del genere contravviene a tutti i principi di mal funzionamento di uno stato farlocco.

Altro piccolo esempio.

Da piu' di un anno ho abbandonato la banca banana che si occupava di mangiarmi i soldi banani. Certo, avete ragione, avrei dovuto farlo anche prima! D' altronde sin dal giorno 1 in Australia sia la carta di credito che il bancomat non avevano mai funzionato, nonostante tutti i procedimenti burocratici del caso fossero stati fatti.
A proposito: dopo qualcosa come 16 mesi dalla segnalazione del leggero disagio provato, ho ricevuto qua a Brisbane un nuovo bancomat! Ma che figata! Ma che passo avanti stratosferico! Per attivarlo sarebbe bastato recarmi ad uno qualsiasi dei punti bancomat della mia -ex- banca in Banania! Ma certo!

Ebbene, a distanza di piu' di un anno, non si sono ancora accorti che non sono piu' loro correntista e continuano a mandarmi le loro straordinarie promozioni, proprio per me, affezionato cliente!

La Banania e' ancora in grado di darmi fastidio. 
Poi pero' in effetti fa anche ridere. 
Meno male non ci vivo piu'.





venerdì 8 giugno 2012

Prendo il largo

No, non mi hanno portato via gli alieni.

Al contrario, tutto procede bene. Al punto che gli impegni ufficiali e ufficiosi aumentano, e diminuisce il tempo per il blog.
Ed anche quando ho un po' di tempo, non ricordo piu' cosa avrei potuto scrivere, e non e' facile trovare ogni volta un nuovo argomento che descriva questo Paese. Ho scritto proprio di tutto un po', e ripetersi e' facilissimo.
Contemporaneamente non ho intenzione, come fanno praticamente tutti, di scrivere dei fatti miei. Dei miei pensieri personali, sogni, delusioni, giornate belle e brutte.
Quelle sarebbero cose immediate da scrivere, e facilmente catturano l'attenzione dei web-nauti.
Ma no.
Venire in Australia e' stato come entrare in una piscina: arrivi, ti guardi intorno, prendi confidenza, tocchi l'acqua..
..ma io adesso sto nuotando la, verso meta', e non ho fiato per parlare a voi la', all'entrata. Devo muovere le braccia, le gambe, inspirare, espirare..

Non e' un congedo dal blog.
Voglio solo dire che ho poco tempo, che mi dispiace, ma che l'acqua e' alta, bella, fresca, piacevole, e devo nuotare.

Appena torno a bordo piscina vi aggiorno.
Nel mentre continuero' a leggere voi.