giovedì 19 novembre 2009

Night - Notte



E' notte qua a Brisbane.
Sono le 23:40 e scrivo e sudo contemporaneamente. L'estate si avvicina e le notti, che sono state sempre un fresco sollievo, diventano calde e umide.
Il cielo è coperto cosicchè non è possibile vedere la Croce del Sud od Orione capovolto dominare il firmamento verso nord-est.
La città riposa silenziosa e calma. Molto più calma delle sorelle europee.
A quest' ora per le vie principali sono aperti solo alcuni fast-food e dei pub stile irlandese, turisti e studenti sono gli unici avventori, magari anche chiassosi e ubriachi, ma sempre pochi se paragonati a quello che succede nelle capitali europee alla stessa ora.
Il traffico è irrisorio e il cinquanta per cento delle auto che circolano adesso sono taxi. Nessuno gira in moto. Qualcuno in bicicletta, col casco obligatorio per legge.
Sicuramente in Queen St. adesso c'è anche qualche giramondo che tenta di racimolare qualche dollaro suonando una chitarra, o qualche altro strumento, e riempendo l'aria della sua malinconia personale, suonando di spiaggie e cieli e donne incontrate chissà dove chissà come.
Tutti i negozi sono inesorabilmente chiusi.
La maggior parte degli australiani riposa nelle loro camere da letto con i muri di legno o compensato all'interno di più o meno gradevoli casette con giardino negli infiniti, ordinati, puliti quartieri di questa città che arriva all'orizzonte ma vive come fosse provincia.
Gli opossum possono finalmente andare a caccia di rifiuti e si arrampicano sui pali della luce o sugli alberi, frugano nei cestini, si azzuffano furiosamente.
Nel cielo volano silenziosi le flyingfox, enormi pipistrelli, che planano indisturbati tra le pareti dei grattacieli, mentre le luci di questi ultimi si riflettono sul largo e placido fiume, che scorre tra i quartieri e gira tortuoso sino alla foce, dove la sua acqua incontra la Moreton Bay (Baia di Moreton). Laggiù, se la luna alta in cielo come il sole a mezzogiorno potesse splendere, si vedrebbe il profilo delle grandi isole di sabbia di Moreton e Stradbroke, ancora coperte di verde lussureggiante.
Tra quegli alberi anche stanotte campeggiano decine di gruppi di turisti. Forse stanno ancora intorno al fuoco a chiacchierare, qualcuno starà facendo l'amore, e nessuno si accorge dei delfini e degli squali e delle tartarughe e delle balene che nuotano nell'oceano proprio la, giusto davanti alle due grandi isole.
E' notte e c'è silenzio.
Vorrei farmi una passeggiata e vedere ciò che ho appena scritto.
O forse vorrei farmi un volo tre le cime dei palazzi e respirare aria fresca e vedere le luci delle case arrivare fino al mare in lontananza, come quando a Macomer ti affacci sull'altopiano di Abbasanta e vedi lontanissime quelle lucine gialle e ti chiedi se davvero c'è qualcuno laggiù in quel preciso momento.

sabato 14 novembre 2009

Warning, super shark may inhabit the water! Il Supersqualo



Per chi vive in Europa l'Australia rimane un paese esotico ed avvolto da un alone di mistero.

A mio avviso i media contribuiscono non poco a dipingere l'immagine di un Paese fatto di sole stranezze, riportando quasi solo esclusivamente notizie curiose e poco chiare.

Ecco un esempio di ciò che ho trovato sui siti italiani negli ultimi quattro mesi:

Micio torna a casa dopo 4 anni: si era allontanato di 4000 chilometri;
Tempesta di polvere a Sydney;

Australia: una piccola cittadina vieta l'acqua imbottigliata;

Uccisi 140 canguri per una gara d'auto;
A Sydeny l'Olimpiade dei vecchietti. La signora Frith di 100 anni vince l'oro nel lancio del peso.
Frecce contro canguri, un anno di carcere;
In Australia un campo da golf lungo 1300 chilometri;

Australia: è allarme per il super squalo.


Praticamente nessuno di questi titoli ha una qualche relazione con la vita di un italiano medio, che certo non può far altro che immaginarsi distanze e grandezze abnormi, centenari super attivi, canguri ovunque e "mega pericoli".

Il fatto è che queste notizie sono del tutto marginale anche qua in Australia, dove invece si discute della crisi economica, dell'immigrazione, dell'inquinamento, delle risorse d'acqua, degli incendi e della qualità della vita.

Una notizia di qualche giorno fa è per esempio questa: dato che i tassisti sono per la maggior parte starnieri, da metà 2010 nel Queensland entreranno in vigore nuove norme per la concessione delle licenze. Gli aspiranti tassisti dovranno sostenere un esame d'inglese, un esame relativo ai luoghi e alle maggiori attrazzioni turistiche della città, alla viabilità, di aritmetica di base, sui metodi di pagamento e sui servizi per i disabili.

Gestione e soprattutto prevenzione dei problemi. Ci si cura che chi arriva nel Paese si adegui agli standard qualitativi richiesti, senza lasciare che le cose vadano avanti da sè, spesso verso il basso.

Ma forse e meglio raccontare agli italiani solo le storielle, e non come vengono gestiti i Paesi che funzionano.