venerdì 25 dicembre 2009
Incontri ravvicinati del secondo tipo!
Secondo la classificazione di Hynek, ho appena vissuto un incontro ravvicinato del secondo tipo. Ossia: "osservazioni di oggetti volanti anomali effettuate a distanza molto ravvicinata in cui vi è un'interazione dell'oggetto stesso con l'ambiente o con il testimone".
Mi trovavo ancora una volta ai giardini botanici e camminavo tranquillamente lungo la sponda del fiume. Era pomeriggio, una giornata come tante. Poi d'improvviso il cielo s'è oscurato, un vento gelido ha preso a scuotere le fronde degli alberi, l'acqua del fiume quasi ribolliva e la gente intorno a me era come scomparsa..
Sperduto ho cercato di guadagnare l'uscita del parco ma dopo pochi passi l'ho visto! Stava là, a terra sulle sue due zampe, incurante.
Ero pietrificato. Lui mi ha visto ma ha continuato a raccogliere campioni di vita terrestre. Poi d'improvviso ha vinto la forza di gravità ed è scomparso tra le fronde degli alberi!
Avevo la fotocamera con me.
Ecco le pazzesche immagini di questo incontro!
mercoledì 16 dicembre 2009
Isole di sabbia
La città di Brisbane sorge a pochi chilometri dalla foce dell'omonimo fiume, il quale si versa nelle acque della Baia di Moreton.
Moreton Bay è delimitata ad est da due grandi isole di sabbia che smorzano la furia dell'oceano atlantico e proteggono l'arrivo delle navi: Moreton Island a nord, e Stradbroke Island a sud.
Entrambe, da nord a sud, sono lunghe una quarantina di chilometri circa, entrambe sono costituite interamente di sabbia ed entrambe sono ricoperte dalla foresta.
La baia e le due grandi isole. Con la A é indicato il centro di Brisbane
La più rinomata delle due é certamente Moreton Island poichè l'isola è tutta parco nazionale ed é meta di innumerevoli tour guidati da uno, due o più giorni. Tali tour solitamente ti portano in giro per la baia, d'inverno ti dovrebbero consentire di avvistare le balene di passaggio, ti fanno dar da mangiare ai delfini, ti portano con le Jeep in giro per l'isola, ti fanno nuotare attorno ai relitti dei vascelli naufragati lungo la costa est e ti fanno accampare sulla spiaggia o nella foresta, dove dormi sotto un cielo da un milione di stelle. Per chi ha denaro da spendere esiste anche un costoso resort dove passare le notti.
Insomma Moreton rappresenta 'l'avventura australiana' ad un tiro di schioppo dalla città.
Sabbia, mare, relitti e turisti a Moreton
Ma i furbi tour operators si dimenticano sempre che esiste anche Stradbroke Island, di cui una foto é giusto sotto il titolo.
Il perchè é presto detto: su Straddy (come la chiamano loro) ci vivono 3500 persone, esistono case, strade, ostelli, minimarket, fast-food, surfisti, resort, giornalai, bar e così via. E soprattutto esiste un traghettino che porta i pedoni avanti ed indietro per 17 dollari con annesso servizio bus dalla stazione dei treni al porticciolo. Ed esistono i bus pure sull'isola.
Insomma la tua vacanza costa decisamente meno se te ne vai per conto tuo a Straddy!
Ma non immaginatevi che per risparmiare dovete accontentarvi di "Rimini" e della sua folla.
L'impatto umano é ristretto alla sola parte nord dell'isola e le case e gli edifici di legno sono sparsi e dispersi tra la folta vegetazione. Non vedrete mai più di due macchine alla volta passare per l'unica strada, non sentirete mai casino, non vedrete mai più di una trentina di persone occupare spiaggie lunghe chilometri.
Al contrario verrete svegliati delle urla dei Kookabburra e dai canti di altri pennuti, potrete vedere Koala agrappati agli alberi, magari qualche kanguro saltare via di corsa e soprattutto, tralasciando ragni ed iguane, dalla scogliera di Point Lookout, potrete vedere squali, delfini, tarterughe marine, mante e surfisti dividersi le onde. E con un poco di fortuna le balene di passaggio.
Ci siamo stati, nuovamente, proprio lo scorso weekend.
L'acqua è meravigliosa, le onde sono spesso perfette per essere cavalcate, le spiaggie fatte di fine sabbia bianca e rumorosa, e se il cielo si annuvola é più un sollievo che altro!
Certo fare il bagno è un poco demoralizzante. E' necessario, anzi utile, limitarsi ad entrare in acqua solo nell'area delimitata dai bagnini, poichè l'elenco dei pericoli subacquei contiene più voci, e se ti succede qualcosa lontano dagli altri ci vuole tempo perchè qualcuno arrivi a chiederti qual'é il problema..
Straddy in realtà é North Stradbroke Island, poichè nel 1896 una tremenda tempesta fu in grado di spazzare via la vegetazione e la sabbia in un tratto relativamente stretto dell'isola, dividendola quindi in due parti.
Nel cerchio il varco che la tempesta del 1896 ha aperto a Straddy
Tuttavia è un'altra l'isola di sabbia più famosa in Australia: Fraser Island, che si trova a circa 200 chilometri a nord di Brisbane e di cui ho scritto l'origine del nome nel post "Into the wild".
Fraser è l'isola di sabbia più grande al mondo ed è lungha 122 chilometri da nord a sud. Presenta circa 100 laghi d'acqua dolce ed alture che arrivano a 260 m s.l.m. E' stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 1992.
Non ci sono mai stato, ma se avete tempo, cercate almeno le foto del lago McKenzie.
Fine del tour!
lunedì 7 dicembre 2009
Natale, cioè?
Sarà stata colpa di Milano e dei suoi tanti cittadini lobotomizzati, ma da qualche anno non sopporto più il Natale.
Gente ipocrita che partecipa alla "corsa ai regali" inventata e resa evento ufficiale da certa becera tv. Gente ipocrita che passa settimane a comprare cose inutili sotto forma di falsi regali per persone che ringraziano con sorrisi altrettanto falsi. Gente che poi partecipa divertita all'altro evento imperdibile del dopo-feste, ossia come liberarsi dei regali indesiderati. Con tanto di siti internet e riviste patinate che danno consigli su come sfruttare al meglio il regalo non voluto da persone non gradite.
Non digerisco tutta questa falsità e chi afferma che DEVE ancora comprare gli ultimi 15 regali prima di tirare un sospiro di sollievo. Gente che DEVE comprare i regali perchè c'è scritto sul calendario e perchè lo dice la tv. Poi a proposito del calendario, diciamo chiaramente che Dicembre fa schifo: le giornate sono brevissime, fa freddo, buio, ci si ammala, piove, passeggiare non è mai piacevole, se entri in un qualsiasi locale lo balzo di temperatura è pazzesco ed inizi a sudare, prenotare un volo è sempre un punto interrogativo, in nave sei sicuro che vomiterai, in macchina ci metti il doppio del normale, la natura è morta, ed in tv danno la 500° replica di 'Ben Hur' e 'La tunica' sperando che tu possa finalmente suicidarti.
L'unica cosa degna di nota di Dicembre è il Solstizio d'inverno, il giorno oltre il quale il sole riprende a guadagnare terreno sulla nostra volta celeste riportando pian piano la vita nell'emisfero nord. Ed infatti questo era l'evento festeggiato dalle culture pre-cristiane e pre-colombiane: la rinascita, la fine dell'incubo.
A Brisbane invece Dicembre non significa nulla. Gli studenti sono in vacanza, il sole è altissimo e inesorabile, il caldo è tanto ed ogni tanto si scatenano acquazzoni fortissimi e refrigeranti.
Sarà per tutta questa luce e per tutto questo caldo, ma qua il Natale vale quanto un ferragosto in Banania, o forse meno.
Le strade non sono decorate, nei centri commerciali ci sono 4 alberi decorati male, in tv nessuno parla del rito dei regali e la gente pensa ad andare al mare.
Una volta eravamo ospiti a pranzo di una famiglia di immigrati qua da lungo tempo, ed ho fatto notare divertito come del Natale non ci fosse traccia. "Non è vero!" mi hanno risposto subito quasi in coro "Sul giornale locale ci sono addirittura segnalate le case con le decorazioni festive, per chi vuole andare a vederle!".
Ora immaginatevi una città da 1.600.000 abitanti. Se la case decorate a festa ci stanno su una pagina di un quotidiano, quante volete che siano? Cento? Cento case decorate in un area di 20 Km di raggio?
Guardo il cielo azzurro, faccio il bagno nella pisciana del parco, passeggio di notte con le ciabatte, compro gelati e nessun demente mi parla del Natale.
Libero.
Gente ipocrita che partecipa alla "corsa ai regali" inventata e resa evento ufficiale da certa becera tv. Gente ipocrita che passa settimane a comprare cose inutili sotto forma di falsi regali per persone che ringraziano con sorrisi altrettanto falsi. Gente che poi partecipa divertita all'altro evento imperdibile del dopo-feste, ossia come liberarsi dei regali indesiderati. Con tanto di siti internet e riviste patinate che danno consigli su come sfruttare al meglio il regalo non voluto da persone non gradite.
Non digerisco tutta questa falsità e chi afferma che DEVE ancora comprare gli ultimi 15 regali prima di tirare un sospiro di sollievo. Gente che DEVE comprare i regali perchè c'è scritto sul calendario e perchè lo dice la tv. Poi a proposito del calendario, diciamo chiaramente che Dicembre fa schifo: le giornate sono brevissime, fa freddo, buio, ci si ammala, piove, passeggiare non è mai piacevole, se entri in un qualsiasi locale lo balzo di temperatura è pazzesco ed inizi a sudare, prenotare un volo è sempre un punto interrogativo, in nave sei sicuro che vomiterai, in macchina ci metti il doppio del normale, la natura è morta, ed in tv danno la 500° replica di 'Ben Hur' e 'La tunica' sperando che tu possa finalmente suicidarti.
L'unica cosa degna di nota di Dicembre è il Solstizio d'inverno, il giorno oltre il quale il sole riprende a guadagnare terreno sulla nostra volta celeste riportando pian piano la vita nell'emisfero nord. Ed infatti questo era l'evento festeggiato dalle culture pre-cristiane e pre-colombiane: la rinascita, la fine dell'incubo.
A Brisbane invece Dicembre non significa nulla. Gli studenti sono in vacanza, il sole è altissimo e inesorabile, il caldo è tanto ed ogni tanto si scatenano acquazzoni fortissimi e refrigeranti.
Sarà per tutta questa luce e per tutto questo caldo, ma qua il Natale vale quanto un ferragosto in Banania, o forse meno.
Le strade non sono decorate, nei centri commerciali ci sono 4 alberi decorati male, in tv nessuno parla del rito dei regali e la gente pensa ad andare al mare.
Una volta eravamo ospiti a pranzo di una famiglia di immigrati qua da lungo tempo, ed ho fatto notare divertito come del Natale non ci fosse traccia. "Non è vero!" mi hanno risposto subito quasi in coro "Sul giornale locale ci sono addirittura segnalate le case con le decorazioni festive, per chi vuole andare a vederle!".
Ora immaginatevi una città da 1.600.000 abitanti. Se la case decorate a festa ci stanno su una pagina di un quotidiano, quante volete che siano? Cento? Cento case decorate in un area di 20 Km di raggio?
Guardo il cielo azzurro, faccio il bagno nella pisciana del parco, passeggio di notte con le ciabatte, compro gelati e nessun demente mi parla del Natale.
Libero.
Una rilassante immagine del cuore di Brisbane e delle sue (assenti) decorazioni natalizie.
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