Se qualcuno di voi passasse da queste parti e chiedesse ad un australiano com'e' l'estate nel Queensland, questo vi risponderebbe descrivendovi il deserto del Sahara.
Visioni di caldo e sofferenza, sudate senza fine, tormento ed angoscia.
L'inferno.
Potreste pure notare uno sguardo di sufficienza mentre tenta di spiegare a voi, poveri europei, cosa voglia dire CALDO.
La cosa piu' divertente e' che nelle estati qua trascorse non ho riscontrato queste difficolta'. Sara' pure per via del fatto che 'non ci sono piu' le stagioni di una volta', ma credetemi se vi dico che per ogni estate ho registrato la massimo una settimana di vero caldo. Di quello cioe' che ti fa dormire con tutte le finestre spalancate in cerca di un filo d'aria e la voglia di raggomitolarti nel frigorifero.
Per il resto tutto assolutamente normale, anzi.
Dato che l'estate e' la stagione delle piogge, alle volte capitano settimane in cui piove sempre ed il cielo e' nero e pesante, e la temperatura magari non sale oltre i 25 gradi, che e' una bella temperatura ma non puo' essere paragonata a qualcosa che faccia soffrire.
Insomma, agosto a Milano e' molto ma molto ma molto peggio della temibile estate del Queensland.
Ma loro non lo sanno, e si comportano come se fossero appena sbarcati dopo 7 mesi di navigazione e ancora ricordano benissimo, e con malinconia, la freschissima e ridicola estate Londinese!
Non mi spiego altrimenti l'uso smodato del condizionatore.
Non posso descrivervi il freddo che si prova nei negozi, al cinema, negli uffici pubblici e nei centri commerciali, compresi quelli nuovissimi e aperti all'esterno, per i quali non oso pensare quale sproposito si spenda in energia per refrigerarli.
Mmm, forse un paragone ce l'ho.
L'aria condizionata infatti non viene mai spenta, neanche in inverno. Ed in effetti, quando a giugno ci sono tipo 17 gradi e cammini con calze, scarpe, jeans, maglietta e giacca, ed entri sul treno o alla posta, si sta bene proprio esattamente come fuori.
Immaginatevi passare tutta la mattina con 29 gradi e 70% di umidita', andare in giro in pantaloncini e infradito come fanno loro, e poi entrare d'un colpo in un ambiente a 17 gradi.
Da pazzi.
Essendo questo il Paese delle cose al contrario, non succede quindi che in inverno si abbia caldo ad entrare nei negozi e ci si debba spogliare, ma invece che d'estate si abbia freddo e ci si debba coprire!
Ormai vado sempre al cinema con il kit anti ipotermia: calzettine da mettere sopra i piedi nudi, maglietta a maniche lunghe da aggiungere a quella che indosso, e giacca a vento per i casi estremi. Non sto scherzando!
E poi la cosa piu' strana e' uscire da un locale vedendo i nuvoloni neri e preparandosi a quella botta di vento e gelo con la quale sono cresciuto, ed essere invece investito da un confortevole abbraccio caldo ed umido. E tiro un sospiro di sollievo.
In ogni caso, come dicevo l'estate mi pare semplicemente estate, e una delle cose piu' belle d'estate per me e' fare le passeggiate notturne, durante le quali ti godi una volta di piu' tutto questo verde e la pace in cui ancora Brisbane vive.
Vi lascio dunque con alcune foto fatte durante le ultime camminate notturne in centro.
La camminata lungo il fiume, nella city, proprio sotto i grattacieli, e lungo i bei locali che godono di una vista notturna fantastica.
Stessa camminata, verso l'altra parte, con lo Story Bridge a dominare la scena.
Sempre stesso percorso, ma poco piu' in la', dove la city lascia spazio ai giardini botanici. Sull'altro lato la parete di roccia di Kangaroo Point, completa di tutto l'occorrente per chi vuole praticare le arrampicate. (e completa di baretto in cima, e panchine, e una piazzetta, e terrazzi e barbeque con vista sulla city)
La piscina pubblica e gratuita di South Bank, direttamente a ridosso del fiume, completa di sabbia, luci, bagnini e gente in cerca di refrigerio.
Foto del titolo - la city vista da South Bank, al tramonto, fotografata dal bordo della piscina qua sopra.