giovedì 3 giugno 2010

Pomodoro e rosmarino



Come mio solito non presto mai attenzione alle sculture che infestano gli angoli delle città di tutto il mondo. In particolar modo se sono "d'arte moderna", che spesso fa rima con brutte ed incomprensibili.

Così ho sempre snobbato alcune strane forme che stanno in un angolo della città ed a cui passo vicino quasi tutti i giorni. Finchè qualche settimana fa ho notato che tutto d'un tratto è comparsa una bella aiuola di rosmarino, pianta esotica ed altrimenti visibile solo nella sezione mediterranea dei Giardini Botanici di Mount Coot-tha.

Il rosmarino mi ha sorpreso talmente che mi sono fermato in adorazione (e odorazione, anche), e ho avuto finalmente la grazia di dedicare la mia attenzione anche alle sculture della piazzetta.
Ho pure scoperto che hanno una sorta di didascalia in pietra, ad altezza piedi ed integrata nel muretto del marciapiede, per spiegare ai poveri ignoranti come me di cosa si tratta.

Ebbene, trattasi della personale interpretazione del mito greco da parte del nostro illustre connazionale Arnaldo Pomodoro. Le sculture, che non credo affatto siano state scolpite, sono state donate alla città in occasione dell'Expo dell'88, e dopo esser state presenti alla fiera, hanno passato diversi anni nella piazza del comune, fino al presente posizionamento.

L'ornamento artigianale fa parte di un'iniziativa benefica che non ha a che fare con le sculture


Mi chiedo se qualcuno, un politico, un ingegnere od un architetto, o forse un assessore di origini italiane, abbia avuto l'illuminazione di accostare i cespugli di rosmarino alle opere del Pomodoro.

Certo che se avesse avesse speso un attimo per chiamare i parenti della vecchia Patria, forse avrebbe capito che col Pomodoro sarebbe servita qualche piantina di basilico, e magari dell'origano!


Il rosmarino, in primo piano, copre qualche bel metro di lunghezza e chiude virtualmente la piazzetta dal lato dove i pedoni non devono attraversare. Ma il basilico?

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